venerdì 9 settembre 2011

Goodbye my lover - James Blunt.

Ci si può innamorare di una canzone? A quanto pare sì. L'ho scoperta questa sera, e per quanto io possa rischiare di cadere nel banale, ho deciso di postarla qui. Fa venire le lacrime agli occhi, e il testo è meraviglioso.

http://www.youtube.com/watch?v=wVyggTKDcOE&ob=av3n


“Did I disappoint you or let you down?
Should I be feeling guilty or let the judges frown?
‘Cause I saw the end before we’d begun,
Yes I saw you were blinded and I knew I had won.

So I took what’s mine by eternal right.
Took your soul out into the night.
It may be over but it won’t stop there,
I am here for you if you’d only care.
You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.
I’ve kissed your lips and held your hand.
Shared your dreams and shared your bed.
I know you well, I know your smell.
I’ve been addicted to you.
Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.
I am a dreamer and when i wake,
You can’t break my spirit - it’s my dreams you take.
And as you move on, remember me,
Remember us and all we used to be
I’ve seen you cry, I’ve seen you smile.
I’ve watched you sleeping for a while.
I’d be the father of your child.
I’d spend a lifetime with you.
I know your fears and you know mine.
We’ve had our doubts but now we’re fine,
And I love you, I swear that’s true.
I cannot live without you.
Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.
And I still hold your hand in mine.
In mine when I’m asleep.
And I will bare my soul in time,
When I’m kneeling at your feet.
Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.
I’m so hollow, baby, I’m so hollow.
I’m so, I’m so, I’m so hollow…”

 Traduzione:
“Ti ho deluso o abbandonato?
Dovrei sentirmi in colpa o lasciare che
i giudici mi guardino male?
Perché ho visto la fine prima che iniziassimo
sì, ho visto che tu eri cieca
ed io sapevo di aver vinto
quindi ho preso quel che era mio per diritto divino
ho preso la tua anima durante la notte
potrebbe essere finita ma non finirà lì,
sono qui per te se solo ti importasse
hai toccato il mio cuore, hai toccato la mia anima
hai cambiato la mia vita e tutti i miei obiettivi
e l’amore è cieco e l’ho saputo quando
il mio cuore era accecato da te
ho baciato le tue labbra
e stretto a me la tua testa
ho diviso con te i tuoi sogni e il tuo letto
ti conosco bene, conosco il tuo odore
sono diventato dipendente da te
Addio amore mio, addio amica mia
sei stata l’unica, l’unica per me
Sono un sognatore ma quando mi sveglio
non puoi spezzare il mio spirito
sono i miei sogni che prendi con te
e visto che stai andando via, ricordati di me
ricordati di noi e di quello che eravamo
ti ho vista piangere, ti ho vista sorridere
ti ho guardata per un po’ mentre dormivi
sarei stato il padre dei tuoi figli
avrei passato il resto della vita con te
conosco le tue paure e tu conosci le mie
abbiamo avuto i nostri dubbi
ma adesso stiamo bene, e ti amo
giuro che è vero
non posso vivere senza di te
Addio amore mio, addio amica mia
sei stata l’unica, l’unica per me
Ed io ancora stringo la tua mano nella mia
nella mia, quando mi sono addormentato
e sopporterò la mia anima nel tempo
mentre mi inginocchierò ai tuoi piedi
Addio amore mio, addio amica mia
sei stata l’unica, l’unica per me
Sono così vuoto, tesoro, così vuoto
sono così, così, così vuoto”

Grazie James. 

Ultimo diario di bordo, o almeno credo, di cui però non ricordo il numero.

Come avrete potuto notare, Selene non sa contare, in quanto, subito dopo il "Diario di bordo #03", si è passati al "Diario di bordo #05". Ciò è dato o da una svista, o da una perdita di studio di matematica. Ma sono piccoli dettagli, che però qualcuno ha notato.

http://www.youtube.com/watch?v=fyFwZSOgOGI
Inserisco il link di una canzone adatta a questi ultimi giorni di estate, che mi mette un misto di nostalgia e allegria solo ascoltandola. Una settimana senza nemmeno un buco libero, stra carica di impegni, di uscite con gli amici prima che inizi la scuola, di ultime serate tra una birra e una risata.

Oggi è stata una di quelle giornate memorabili, un po' come l'ultimo giorno di scuola. Ho rivisto le mie amate compagne. Oddio, non tutte. Quelle amate, dopotutto. Alle 11 e mezza, con un quarto d'ora di ritardo, come mio solito, arrivo per ultima al nostro posto di ritrovo. Vengo accolta da un "Pina, ma proprio quella maglietta dovevi metterti?!" della mia Migliore Amica, dopo aver notato che avevamo la stessa maglietta dell'Hard Rock Cafè, differenti se non per il fatto che sulla mia c'è scritto 'London' e sulla sua 'New York'. Qualche risata generale, e mi accorgo che in confronto alle otto che dovevamo essere, siamo solamente in sei, ma stiamo bene lo stesso. Vengo travolta da un abbraccio stritolatore della mia Ermione, ricevo un bacetto pacato dall'Artista, uno forse un po' più imbarazzato dalla Bionda, e per ultima saluto Sole, quella che quest'estate mi è mancata più di tutte, con le sue battute idiote, in quanto ci siamo viste solo una volta.
Ci incamminiamo verso il parco per il nostro pic-nic superorganizzato, sperando nel tempo, che non sembra esserci molto favorevole, ma appena arrivate ci accorgiamo di esserci dimenticate delle nostre fedeli compagne birre. Così, io e la Migliore Amica ci incamminiamo alla ricerca di quattro birre, di cui due Corone, che risultano introvabili se non in un baretto nascosto, e che possono essere paragonate a pipì di gatto.

Mangiamo riscaldate da un sole che si è deciso di uscire, nell'atmosfera piacevole e vellutata dei complimenti per le cose cucinate: un riso in insalata che ha fatto furore, dei rotolini di prosciutto e formaggio che sono andati a ruba, e una frittata con le zucchine, scopertosi poi che era stata fatta dalla mamma di Sole. Dopo esserci imbottite di cibo fino a scoppiare, la Migliore Amica, tira fuori i suoi amati muffin con le gocce di cioccolato e ricoperti di glassa, giusto per darci il colpo di grazia. Infine 850 grammi di cubetti di wafer portati da Ermione, vengono ridotti, probabilmente, a 100.

Uno dei nostri passatempi preferiti è il gioco della verità, a cui, ovviamente, giochiamo anche oggi, e decidiamo di segnarci tutte le domande e conseguenti risposte per riproporle in futuro e vedere i cambiamenti. Dalle sei che eravamo, ci ritroviamo in tre, perchè l'Artista se n'è andata presto, Ermione aveva un appuntamento dal dentista, e la Bionda si è trovata col suo fidanzato. Successivamente, ce ne siamo tornate tutte a casa, precedute da millemila abbracci e le ultime risate di un pomeriggio assieme, tra i "Ci vediamo lunedì!".

Mini pausa a casa della Migliore Amica, e rapida corsa in palestra per la prima prova del corso di Thump Box. Un insegnante figo, un gruppo di soli uomini più noi due ragazze, qualche sana botta, e una rilassante doccia immersa tra le chiacchiere. E si conclude il tutto con un tramonto da togliere il fiato, visto in diretta tra ricordi della giornata passata e nuove previsioni per questo anno scolastico.

Parte uno scontro per la scelta del nome del gruppo: "La torre dei venti" o "Le forze della natura", in quanto siamo otto, ed entrambe le cose sono composte da otto elementi. La votazione si conclude molto probabilmente (siccome non è ancora conclusasi del tutto) con la vittoria de "Le forze della natura", come un uragano femminile in grado di portare scompiglio ovunque. Così mi piace immaginarci. Ognuna di noi avrà un elemento, una forza: io sarò l'Aria, la Migliore Amica l'Acqua, Ermione sarà il Fuoco, l'Artista il Tempo, e i rimanenti verranno scelti dalle altre.

Senza le mie ragazze, probabilmente non riuscirei ad andare avanti. Ognuna di loro riesce a darmi un'emozione diversa, figurati quando sono assieme. Sono quelle che riescono a farmi andare avanti nei giorni di scuola, quelle che mi impediscono di arrendermi.

Vi voglio un bene immenso,
Sel

giovedì 8 settembre 2011

Diario di bordo #05

Doveva essere un diario di sopravvivenza delle vacanze ma si è limitato a cinque post, quindi deduco che sia un po' scarno per essere soprannominato tale.
Allora, partiamo dicendo che sono reduce di un'estate noiosa. Per quanto dalle descrizioni che seguiranno probabilmente non sembrerà, è così, o almeno per la maggior parte del tempo.

Partiamo da una settimana in montagna con l'oratorio come animatrice a bambini delle elementari, con persone veramente squallide. Forse anche solo alcune, ma con cui di certo non voglio più avere a che fare, in grado solo di criticare, alle spalle, e senza pensare prima a loro stessi.
Tre giorni dopo c'è stata la vacanza che ha dato un senso alla mia estate: tornare alla mia amata vecchia Liguria. Stesso paese, stessa spiaggia, stesso mare, compagnia diversa. Non più le ragazze lontane degli anni precedenti, ma nuove persone, non più piccole di me, se non una. O uno, cioè, che poi, tra l'altro, è stato quello che ha reso queste due settimane ancora più indimenticabili. Una famiglia intera di cugini, tutti venuti senza genitori, con cui mi sono ritrovata a condividere i momenti migliori di quest'estate. Uscire tutte le sere, i litri di EstaThè, le nuotate in mare quando ormai era sera, le camminate solitarie al mattino presto sugli scogli, le notti in spiaggia, tornare alle quattro e mezzo del mattino. Tutto quello che gli anni precedenti non potevo fare, anche a causa di persone troppo diverse da me. Partendo con l'idea di fermarmi solo cinque giorni, dopo due settimane non volevo andarmene. La Liguria fa innamorare.
E per concludere, Londra, per di più la mia città preferita, che volevo visitare per la seconda volta ormai da un po' di anni. Meravigliosa non tanto per la città in sè, ma per la gente strana che puoi incontrare. Ricca di storie, di posti da visitare, di leggende da ascoltare, e persone di cui rimanere incantati. Da giovani ragazze con i capelli rosa, ad eleganti signore pronte a bere il thè delle cinque.
E metà Agosto passata in casa a studiare, per il maledetto esame di inglese, superato poi alla grande.
Trovarsi una nuova compagnia di un paese differente, salutare completamente quella vecchia capendo che ormai non c'entra più niente con te.

E dover ammettere che la propria migliore amica non è più quella di una volta, ma quella con cui ormai condividi i momenti migliori. Quella che ti sostiene, che si preoccupa per te, che se ha bisogno di piangere non si tiene tutto dentro ma chiama te. L'amica dell'infanzia, e l'amica del liceo, che forse durerà per sempre.

Non vedo l'ora di ricominciare la scuola. Rivedere tutti i miei amici, passare pomeriggi interi a studiare, imparare nuove cose e criticare gli insegnanti. Quotidianità tanto attesa.

Un bacione, Sel. :)

domenica 10 luglio 2011

Diario di bordo #03

Scusate l'assenza; Selene è reduce di quattro settimane di oratorio passate in mezzo a trecento bambini urlanti, due giorni in cui ha dormito tre ore e mezza, e migliaia di lacrime causa di Occhiblu.

Andiamo con ordine.
Nonostante l'oratorio si sia concluso tecnicamente, abbiamo un'altra settimana, in cui però non verranno più calcolati punti o buone azioni. Sta di fatto che, Selene caposquadra dei Gialli, ha riportato la sua squadra di mezze-seghe in cima, e dopo ben venticinque anni di sconfitte, abbiamo finalmente vinto, grazie alla caccia al tesoro in cui abbiamo strabattuto gli altri. Megafiera di me.

Secondo, ieri sono andata a Spotorno con gli altri animatori, e, dopo un viaggio d'andata passato a dormire, siamo andati in spiaggia e ci siamo goduti il mare fra le onde. Ho raggiunto probabilmente il livello massimo di abbronzatura che io potessi acqusire, e ora sono paragonabile ad un cioccolatino fondente. Partendo verso le nove di sera abbiamo passato un viaggio di ritorno fantastico, grazie ad un autista giovanissimo preso bene. Musica a palla e ballare in corridoio. Yessai. E dopo essere arrivati abbiamo "dormito" in oratorio. Megabello.

Arriviamo all'argomento drammatico.
Occhiblu mi ha lasciata. Dopo un mese e mezzo, senza che succedesse nulla, mi ha detto che non ce la faceva. Che mi ha solamente usata per dimenticarsi di un'altra. Non ho ancora realizzato tutto questo. Non mi sono ancora resa conto che non potrò più baciarlo come facevo prima e chiedere aiuto quando ne avevo bisogno. E non voglio accettare tutto ciò perchè lui è troppo importnate per me. Cazzo, perchè ha tirato avanti questa storia per più di un mese? Non bastava dir subito che voleva farsi una solo quando c'aveva voglia? Ci sarei stata lo stesso, ma almeno avremmo già chiarito le cose fin dall'inizio. Non voglio rovinarmi l'estate e sono sicura che non lo farò, ma non voglio cancellare tutto quello che provo quando sono con lui. E' stato uno dei ragazzi più importanti, e sono sicura che mi mancherà.

Sono a pezzi, ho pianto già fin troppo. Ciao.

lunedì 13 giugno 2011

Diario di bordo #02

Iniziamo con una carica allucinante: http://www.youtube.com/watch?v=KQ6zr6kCPj8

Occhei, ora possiamo iniziare.
Primo giorno di oratorio feriale, a metà tra paradiso e inferno. Duecentoquaranta bambini, sesanta per squadra. E una soddisfazione immensamente immensa nello scoprire di essere caposquadra dei gialli, in cui ero anche l'anno scorso. Ho in squadra alcuni elementi mega galli, forse una vittoria ci sta.
Boh non ho voglia di scrivere, non c'è niente da dire. Solo che ho ballato un sacco, mi son divertita tantissimo, e mi sono sentita importante e utile.

E sto per pubblicare un post che fa davvero schifo ed è il peggiore di tutti, ma non ho voglia e non so cosa scrivere.

Ieri sera ho visto Occhiblu e mi sono resa conto che non mi sono mai trovata così bene con un ragazzo. Ho riso davvero tutto il tempo, e insieme non siamo riusciti a finire un discorso, siccome io lo insultavo, o viceversa. Con affetto, però. Quanto è bello. Oddio.


Post bruttissimo. Selene dice ciao.

sabato 11 giugno 2011

Diario di bordo #01

UFFICIALMENTE FINITA LA SCUOLA E INIZIATA L'ESTATE !
Dopo una depressione iniziale per questa notizia, mi sono "subito" ripresa dall'idea (mi ci sono volute circa due settimane in verità.), pensando che avrò molto più tempo per me e per i miei amici. Ordunque, ormai sono due giorni, siccome la nostra scuola è molto più avanti delle altre e abbiamo finito il 9 anzichè l'11, in cui però mi sono annoiata immensamente. Che palle, iniziamo bene.
Giovedì mattina, dopo essermi svegliata come se fosse un giorno qualunque, sono andata alla fermata del pullman portata da mia mamma come al solito perchè troppo lontana da casa, e non vedo nessuno. Perso. E io che volevo rendere l'ultimo viaggio in pullman magnifico. Arrivo a scuola al solito orario grazie ad una mamma misericordiosa che mi accompagna in macchina, e aspetto il suono della campanella fuori dalla classe in attesa di Occhiblu. Che però non arriva. Il mio primo pensiero è 'fanculo!', poi mi manda un messaggio dicendo che era a far colazione. Venti minuti dopo l'entrata mi fa uno squillo di uscire e mi dice che alle otto di mattina si son bevuti la sambuca. Che idioti. 

La giornata trascorre tra risate, patatine e lacrime, e dopo aver affogato la Blogger tra regali, foto e lettere, la vediamo per l'ultima volta uscire dalla nostra classe. Piango, non voglio che mi veda. Vagare per la scuola e scoprire che un prof è rimasto chiuso in bagno rende l'ultimo giorno di scuola davvero memorabile, oltre ad una dichiarazione d'amore da parte di un carissimo amico, che tra l'altro ha ai suoi piedi circa ventimila ragazze. Troppi giri di parole, comunque, e la cosa non mi convince.

Ecco la campanella dell'ultima ora del secondo anno nella nostra scuola. Si dà ufficialmente inizio alla battaglia con l'acqua. Bottiglie piene per bagnare e rincorrere gli amici, qualcuno di loro che chiede di versar l'acqua sulle tavole di disegno tecnico e dopo questo colpirli alle spalle. Camminare fino al parco, e notare che ci sono forse solo due classi, rimanere delusi da questo. "Dove sono finiti tutti?" è la domanda generale. Dopo aver fatto circa tre cadute, di cui due in una pozzanghera e una nel fango sulle ciliegie marcie, carico Raggio di Sole e la Modaiola in macchina e andiamo a casa della mia cara nonna, ad aspettare che arrivino le altre per il nostro pigiama party.

Alcune arrivano subito, altre ci chiamano per darci buca dicendo che hanno la febbre, ma che verranno dopo cena per un saluto. Mangiamo una cena decisamente troppo abbondante e poi coloriamo la scatola per la nostra Capsula del Tempo. Che non mi ricordo se ne ho già parlato, ma è un'iniziativa fantastica di Ermione, in cui ognuna di noi deve scrivere una lettera a sè stessa, una al gruppo, e rispondere al questionario, e le riapriremo alla fine della quinta superiore. Il fondo è azzurro e il coperchio rosa, su cui vi è scritto nella bella calligrafia dell'Artista 'Capsula del Tempo'. E abbiamo deciso che ognuna di noi, quando ne sarà padrona per i tre mesi stabiliti, scriverà o disegnerà qualsiasi cosa. Ci siamo tutte, perchè è arrivato anche il Genio con la febbre a trentotto emmezzo.

Siamo riunite in cerchio, ci teniamo per mano, e facciamo il nostro "rito", in cui sigilliamo le lettere con la cera blu di una candela. Il tutto però viene sdrammatizzato da Ermione, che si brucia con l'accendino e sussurra un 'cazzo!'  che smorza l'atmosfera. Concluso questo, ci infiliamo nel sacco a pelo e ridiamo ad alcune battute idiote. Si dà il via al gioco della verità, carico di domande imbarazzanti e ridicole, a cui alcune si rifiutano di rispondere, e sinceramente ci rimaniamo tutte un po' male. Poi verso le tre e mezza io e altre mie compari crolliamo. Addio mondo, benvenuto Morfeo. Punto la sveglia alle sei e mezza perchè Ermione ha avuto l'idea di fare il bagno all'alba, ma poi appena ci svegliamo torniamo a dormire perchè si congela. Alle nove mi alzo per ultima, le altre sono già tutte in piedi, e mi svegliano circa tre volte a cuscinate perchè continuo a riaddormentarmi. Sembro una mummia che cammina. Colazione, e le altre se ne vanno.

Dopo una serata con le amiche mi piace rimanere in taverna con la musica, e pensare alla sera prima. E di cose da ricordare ne ho parecchie, come ad esempio i miei baffi disegnati fatti con la tempera e la Bionda stile avatar. Mille foto fantastiche. Noi.

Il pomeriggio vado a fare la carta d'identità, sui cui c'è scritto sono alta 1.64 cm, e quindi sono aumentata. Yeppa. Vaccinazione, che paura. Un'infermiera mi dice 'conta i mostriciattoli sul quadro.' e in sè la puntura non fa male, sono le conseguenze. Adesso però mi annoio.

Lunedì inizia l'oratorio, e dovrò far da animatrice per il secondo anno a trecento bambini. Aiutatemi.

La cosa peggiore è che però, mi manca Occhiblu.

domenica 29 maggio 2011

Sono viva!

 Ebbene sì, Selene è ancora viva. Anche se anche questa sera è ancora tanto stanca.
Un aggiornamento dopo così tanto tempo e dopo tre avvenimenti importanti, è obbligatorio però. Ordunque, iniziamo con la cosa meno esaltante (anche se lo sono tutte!).

La mitica Blogger ha regalato a ciascuno di noi un libro che le viene in mente pensando ad ognuno di noi. A me ha regalato "Il paradiso degli orchi" di Daniel Pennac, e sinceramente mi ispira un sacchissimo. Non vedo l'ora di leggerlo, anche se ora sto divorando "Miss Alabama e la casa dei sogni" di Fannie Flagg, e mi mancano anche "Il ritratto di Dorian Gray" e "La ragazza con l'orecchino di perla". Sta di fatto che mi sa che appena finisco questo lo inizio subito per secondo, tanto ora mi mancano solo cento pagine. È stradivertente. Comunque, stavo dicendo, che secondo me è la cosa migliore che una prof potesse fare. Non voglio che se ne vada. Dio mio, ogni volta che fa qualcosa per noi mi commuovo e scoppio in lacrime, ha un cuore immenso e ama insegnare, si vede. La seconda cosa è bellissima. Tre giorni fa abbiamo fatto lo spettacolo di fine anno con il laboratorio teatrale. Mamma mia che meraviglia! Ero in fibrillazione, non mi sentivo così da tantissimo tempo. Che cosa fantastica. E la Blogger è venuta apposta per vederci. Che donna, ragazzi, che donna!

Terza e ultima cosa, ma non per importanza (anzi!): ho finalmente avuto il mio bacio con Occhiblu. Che bello che bello che bello! Quanto mi piace. Santissimi numi! Che poi ho preso io l'iniziativa, sennò ad aspettare lui, ciao peppa.

 Selene felicissima vi saluta, e vi la scia con qeusta canzone, vecchia ma pur sempre bellissima.

http://www.youtube.com/watch?v=Uwh3nXQ4KMg

sabato 14 maggio 2011

Ermione.

Ermione, Ermione, Ermione. 
E così, ho deciso di dedicare un po' del mio tempo destinato solo a te. C'è che stavo pensando a quanto sei diventata una delle mie amiche migliori, in forse due anni. Ti ho conosciuta tra i banchi di scuola, il 14 settembre 2009, e, a dir la verità, ora è passato poco più di un anno. Eppure, in così poco tempo (cos'è un anno in contronto ad una vita?) sei riuscita a farti amare così come sei.

Sei unica, davvero. Non conosco nessuno che abbia una così voglia di vivere e che sprizzi allegria da tutti i pori, oltre a te. Sai portarmi il sorriso sulle labbra anche durante una lezione noiosa, con i tuoi mille bigliettini e sondaggi. Sai farmi sentire migliore, dopo qualcosa di negativo, anche solo con qualche parola delle tue.

Sai miliardi di cose, probabilmente tutti i miti e gli eroi greci e latini a memoria, passi notti intere da sveglia a leggere sotto le coperte o a fare i compiti perchè il pomeriggio ti dedichi a tutt'altro. Sei stordita, imbranata e un disastro della natura; ti metti sempre nei guai, e spesso parli troppo. Riveli cose che magari non dovrebbero essere dette, eppure in ogni caso hai sempre una scusa pronta.

Se sposto lo sguardo vedo sempre una spalla su cui posso piangere, e con il tuo aiuto, sono riuscita a superare più difficoltà ed ostacoli di quanto credi. Sei ormai una delle persone più importanti della mia vita, e sono sicura che senza di te, non riuscirei ad andare avanti ormai. E so che magari queste parole possono sembrarti banali o scontate, ma sono sincere, e sai che non sono capace di usarle come fai tu. Anche questo ad esempio: trovi sempre una frase adatta per ogni momento. A casa hai praticamente una biblioteca paragonabile a quella di Alessandria, tua mamma mi odia, e probabilmente non conosce e non si è ancora resa conto della figlia meravigliosa che ha.

Ricordo quando, qualche mese fa, mi ero lasciata con quel povero cristo. Lì il Biondino, non ricordo come lo chiamavi tu. Ero in lacrime. Piangevo, niente riusciva a fermarmi, e lui continuava a rinfacciarmi che era felice, che sono una stronza. Sei corsa in mio aiuto, subito
Mi hai detto così: "e adesso? cosa facciamo? e no, non ho sbagliato persona se me lo permetti voglio aiutarti. principalmente per due ragioni: primo perchè ovviamente sei una delle mie amiche migliori e non posso vederti così (in senso metaforico ovviamente visto che sto fissando un computer...comuuunque) e secondo perchè se una persona come te si spegne non c'è più speranza. sei una persona speciale, proprio nel senso stretto della parola: starordinaria, unica. non ho mai incontrato qualcuno come te, così piena di vita, allegria, massì, anche pazzia. quindi,che facciamo?"
Probabilmente non ricordi nemmeno, eppure quelle frasi mi sono piaciute così tanto che me le sono salvate e ricopiate in World. E ho ancora un documento col tuo nome. 

Tanto per differenziarmi poco da te, posso rubarti una frase che mi hai scritto? "E se le anime gemelle esistono, sono sicura che io e te lo siamo!" Io e te. Pazze, davvero. Voglio dire, chi si metterebbe a fare la danza del sole alle 22 di sera, a piedi nudi in piazza?

Tu mi capisci. Tu mi salti addosso la mattina come io faccio con te. Tu mi mandi messaggi idioti e perversi durante le lezioni, e tu ti preoccupi per me. E tu probabilmente già sai, che io ti voglio un bene immenso, che nemmeno immagini. Scusa per tutte quelle volte in cui ti ho risposto male, ma purtroppo sono così. E grazie di tutto.

Ti lascio con questa meraviglia della natura, e non dire che non ti piace solo perchè è biondo e con gli occhi azzurri. Ah, e sappi che è MIO.
http://www.squarehippies.com/images/actors/skins/mitch_hewer5.jpg

venerdì 13 maggio 2011

Malinconia portami via?

Mancano solamente 23 giorni alla fine della scuola, e ora, non so nemmeno se essere felice o triste. Da una parte arriverà l'estate tanto attesa, dall'altro, però, mi allontanerò dalla mia quotidianità, che alla fine amo tanto.

Non mi sveglierò più la mattina presto, non sarò sul pullman a ripassare Promessi Sposi, non chiederò alla Voce della Sapienza (la ragazza che va meglio a scuola che abbia mai conosciuto) di farmi copiare le frasi di greco, e non saluterò il prof di ginnastica con un sorriso a trentadue denti.

Non andrò in giro all'intervallo a salutare tutti quelli che conosco, non salterò addosso al mio Angelo, non mi farò raccontare dalla mia Riccioli d'Oro cos'ha fatto la sera prima, e non scambierò alcuno sguardo con Occhiblu.

E non ascolterò più le storie della mia fantastica prof di italiano, la blogger, che mi ha fatto amare la poesia. Già questo giovedì mi ha commossa (giuro che mi è scesa una lacrimuccia!), ricordandoci che il 9 giugno le nostre strade dovranno separarsi, e saremo affidati a qualcun altro, che, spero, ci trasmetterà la passione per la poesia e la letteratura come lei ha fatto con me quest'anno.

Non incontreremo più lo sguardo truce della Stella, l'insegnante di latino e greco, che nonostante il nome che le ho affibiato sia davvero carino, lei è tutto il contrario. È un po' ciò che le spegne, le stelle. E per l'appunto, domani abbiamo una verifica di greco su 42 paradigmi. Buono!

Non farò più la faccia carina con la prof di matematica, la Nemica, per farmi mettere la sufficienza in pagella, e non piglierò più per il culo la Stordita, che dovrebbe essere la prof di inglese ma che non lo conosce nemmeno lei; non farò più la corsa per prendere il panino cotoletta e maionese al giovedì e non andrò a letto presto. E probabilmente i libri dell'ultimo giorno di scuola saranno in cartella minimo fino a metà luglio.

Missione zero debiti: quasi completata!


E così, tra una lacrima e un sorriso attendo il 9 giugno.

lunedì 9 maggio 2011

La mia testa è già in vacanza!

Non so cosa dire. Lalalalalalalala.

Ordunque, Occhiblu è tornato dai suoi cinque giorni di Isola d'Elba, però sempre bianco come il latte. Intanto la "vacanza" se l'è fatta, e mentre lui probabilmente era su una barca a vela, io mi trovavo su un banco disperata perchè la professoressa di latino e greco ci ha fissato due nuove verifiche di teoria; più altre due versioni già stabilite. Indi per cui, nelle ultime settimane di scuola in cui la mia testa è già completamente partita, mi ritrovo con sette verifice ancora da fare e la voglia pari allo zero. Perchè i professori non capiscono che a maggio e giugno noi siamo stanchi? Voglio dire, aprite gli occhi, fatevi qualche domanda e mettetevi nei nostri panni! Spargetele piuttosto verso il corso dell'anno, ma non tutte nell'ultimo periodo! Senzo contare poi anche le interrogazioni di recupero e non. Sbatta assurda!
E poi ripeto: io non ragiono già più. Mi sembra di essere già a giugno, e non vedo l'ora di andare al mare. Panico!

Aiuto, ho sonno. Taaaaanto sonno. E questo post fa schifo, ma non ho niente da raccontare.

Domani abbiamo il test Invalsi: ansia! Che poi ci hanno detto che non sarà contato nella media, ma prendere tre non sarebbe comunque una bella cosa. Infatti quello di italiano dovrebbe esere facile, ma la cosa che mi preoccpa principalemente è quello di matematica, materia nella quale ho già qualche problema, e che, dopo aver provato a fare qualche simulazione mi sono resa conto di riuscirne a fare uno su ventiquattro, o forse nemmeno quello. Domani si vedrà.

A scuola, con le mie fedeli compagne, abbiamo organizzato un'iniziativa fantastica, tutto merito di Ermione! Consiste in una "capsula del tempo". Una scatola cioè, in cui ognuna di noi inserirà una busta che conterrà tre  fogli: uno sarà una lettera alla "noi" del futuro, una per il gruppo, e un questionario. Tutte quante verranno richiuse e sigillate il 9 giugno 2011, e non verranno aperte fino all'ultimo giorno di scuola dell'ultimo anno. Che cosa fffiga!

Delusa per questo squallidissimo post, Selene si appropinqua ad addormentarsi, e vi lascia con una canzone che le mette allegria!
http://www.youtube.com/watch?v=u5C-YHSy3Fw

Buonanotte. :)

lunedì 2 maggio 2011

Selene è stanca, capitela!

Stavo riflettendo che generalmente il modo di parlare di una persona e i suoi comportamenti variano a seconda delle persone che gli sono accanto. Stavo pensando a questo perchè mi è appunto capitata una cosa simile. Con Occhiblu. Mi spiego: lui dice sempre una cosa, che poi è una cazzata, ma a furia di parlarci e di passare tempo assieme, io continuo a ripeterla. Niente, era solo un pensiero così.

Ultimamente, cambiando discorso, sono diventata una fan sfegatata di Skins, oltre alla mia passione per Glee. Mi fanno entrambi morire dal ridere.

Siccome mi piace la poesia, ma non so scrivere racconti, mi hanno consigliato di provare a scrivere poesie. Oddio, sembra una cosa bella, ma fin troppo troppissimo complicata. Vedrò.

Pomeriggio, siccome non avevo compiti e nemmeno voglia di portarmi avanti, sono stata un'ora intera in una libreria. Principalmente per comprare il vocabolario di greco, ma sono dettagli. Sono tornata a casa con due nuovi acquisti che sono finiti nella mia libreria : "La ragazza con l'orecchino di perla", di Tracy Chevalier, e "Il ritratto di Dorian Grey", del magnifico Oscar Wilde.

È giunto il momento di farsi cullare da Morfeo, Selene vi augura la buona notte e vi lascia con questa canzone, scoperta oggi.

http://www.youtube.com/watch?v=lXqYw_II6Pc

Yep!

25 Aprile, un po' in ritardo.

Questo ciò che dici Giacomo Papi, il ricevente della lettera.
Due fogli scritti a mano intitolati "Il testamento del nonno partigiano. Libertà nella vita." In alto a destra c'è un timbro rotondo: Anpi. Sezione di Chieri. Me l'ha mandata l'Anpi di Roma. Non c'è data. Non c'è firma. È il 25 aprile.


Ragazzo.
Non voglio che tu sia lo zimbello del mondo
Ti lascio il sole / che mio padre lasciò a me..
Le stelle brilleranno uguali
E uguali ti indurranno le notti a dolce sogno.
Il mare / ti empirà di sogni.
Ti lascio il mio sorriso amareggiato
Fanne scialo ma non tradirmi.
Il mondo è povero oggi..
Si è tanto insanguinato questo mondo
Ed è rimasto povero.
Diventa ricco tu / guadagnando l'amore del mondo,
Ti lascio la mia lotta incompiuta / e
L'arma della pace arroventata.
Non l'appendere al muro / il mondo ne ha bisogno.
Ti lascio il mio cordoglio,
Tanta pena vinta nelle battaglie del mio tempo
E ricorda / quest'ordine ti lascio:
Ricordare / vuol dire non morire.
Non dire mai che sono stato indegno
Che disperazione mi ha trattenuto e
Sono rimasto indietro al di qua della trincea-
Ho gridato / gridato / mille volte NO!
Ma soffiava un gra vento
E pioggia / e grandine / hanno sepolto la mia voce.
Ti lascio la mia storia
Vergata con la mano di una qualche speranza,
a te finirla.

Ti lascio i simulacri degli Eroi con le mani mozzate
Ragazzi che non fecero tempo di assumere
Austera forma d'uomo
Madri vestite a bruno / fanciulle violentate.
Ti lascio la memoria di Belsen e di Auschwitz.
Fa presto a farti grande / nutri bene il tuo gracile cuore
Con la carne della Pace del Mondo / .. ragazzo.
Ragazzo / impara che milioni di fratelli innocenti
Svanirono ad un tratto nelle nevi gelate
In una tomba comune e spregiata..
Già.. si chiamano nemici / i nemici dell'odio.
Ti lascio l'indirizzo della tomba / perchè tu vada a leggere l'epigrafe.
Ti lascio accampamenti con tanti prigionieri
Dicono sempre sì / ma dentro loro mugghia l'imprigionato
No! / dell'uomo libero / - Così è stato il mio tempo.
Gira l'occhio dolce / al nostro crepuscolo amaro.
Il pane si è fatto pietra / l'acqua fango..
La verità / un uccello che non canta.
Non dire che tutto questo non t'interessa:
Un giorno tutto questo potrebbe riproporsi.
È questo che ti lascio / io conquisti il coraggio di essere fiero.
Sforzati di vivere / salta il fosso da solo e fatti libero..
Così è stato il mio tempo / è questo che ti lascio.
Attendo nuove..
A te completare i miei sogni di libertà.

Ditemi se non è poesia.

Cento anni di storia, con la prof di italiano!

Stranamente, queste quattro ore passate a scuola si sono rivelate molto più interessanti del solito. Miracolo!

La giornata è iniziata nel peggiore dei modi, e, dopo aver sentito il mio nome pronunciato dal Talpino (ora infatti il prof di storia e geografia sarà denominato così.) mi sono diretta con libro di storia, sedia e libretto dei voti alla cattedra con altre tre infelici. Passata un'ora intera in mezzo alle risate fino alle lacrime con la Bionda, per il nome assai fuori dal comune dell'imperatore dei carolingi, Pipino il vecchio, sono tornata al mio posto portando con me anche un bel sette. Un po' regalato, lo ammetto.

Seconda ora: cari amici Renzo e Lucia. Diciamo principalmente Lucia, perchè ora Renzo è impegnato altrove. Dopo aver sofferto particolarmente la solitudine a causa della mancanza del mio fedele braccio destro -che poi sarebbe sinistro, perchè io sono alla sua destra, ma fa niente.- Dicevo, dopo aver sofferto di solitudine per l'assenza della mia fedele compagna di chiacchiere durante l'ora dei Promessi Sposi, mi sono resa conto che da sola sto molto più attenta e quella coppia è tornata a starmi simpatica come all'inizio dell'anno. Si vabbò.

Ora successiva: scontro con le mie due acerrime nemiche, nonchè la professoressa di matematica e la sua tanto amata materia. In cui però non sono una cima. Anzi, sono più che altro una rapa. Sta di fatto, che ho capito tutto quello che ha deciso di spiegarci e mi sono guadagnata un sorriso dalla prof. Uno a zero per me.

Intervallo con Occhiblu, che domani parte e va in gita cinque giorni in Isola d'Elba. Ingiustizia.

La giornata scolastica si conclude con un'ora di italiano davvero fantastica. La Blogger, che in questo caso e da questo momento sarà la prof di italiano, ha iniziato la lezione con un "Prima di parlare di Montale, oggi vi racconto una storia!" Ecco, quando fa così, siccome non è la prima volta, diventa forse la mia prof preferita. Sta di fatto che ci ha portato due fotocopie: una era una lettera meravigliosa di un nonno partigiano al nipote, l'altra erano dei temi di un ragazzo di quindici anni, che poi si è scoperto essere il bisnonno del marito di sua sorella (che intrighi!), in cui aveva preso dieci, ma che ora varrebbe un tre. Erano risalenti al 1917, ed erano talmente ricchi di vocaboli e termini così sfarzosi, di patriottismo e affetto nei confronti dei parenti e della patria, che sembravano scritti da un saggista di circa cinquant'anni. Allucinante. Abbiamo dunque attraversato in venti minuti, quasi cento anni interi di storia italiana. Mitico!

Penso che vi abbandono.
Un bacione, Sel.

venerdì 29 aprile 2011

Dieci cose per cui vale la pena vivere.

Ultimamente si sente parlare dell'iniziativa proposta da Saviano: quali sono le dieci cose per cui vale la pena vivere?
Nonostante ce ne siano molte altre, penso per me queste siano le principali; non sono affatto in ordine, anche perchè non saprei proprio come posizionarle. E secondo voi? Quali sono le dieci cose per cui vale la pena vivere? :)

-Ascoltare i discorsi di mia mamma e rendersi conto dopo che tutto quello che diceva era vero;
-Gli abbracci di mio padre mentre piange;
-Scrivere sul balcone, al sole, con la musica a tutto volume;
-L'amore dei nonni;
-Riguardare vecchie foto;
-Sentire le proprie dita intrecciate con quelle di qualcun altro;
-Capire che una persona vi ha fatti entrare nel proprio mondo, per conoscerla fino in fondo;
-Dopo un pomeriggio, la sera, respirare il profumo di qualcuno sul proprio cuscino;
-Sentire chiaramente l'arrivo o il cambio di una stagione;
-I messaggi inaspettati degli amici migliori.

Selene e la cucina non vanno d'accordo.

Ecco che questa sera Selene, si trova ancora in uno scontro che in quest ultimi giorni ha dovuto combattere spesso.
La cucina.
Probabilmente qualche mio antenato mi ha fatto una maledizione quando ero appena nata, che mi ha resa immune al lavoro con pentole e padelle. Martedì sera, mi ritrovo in casa da sola (che goduria!), però senza cena. Dopo essermi scervellata per circa 10 minuti su cosa mettere sotto i denti, in quanto in frigo avevo solamente due uova, del burro, e nient'altro, ho optato per un piatto di pasta al sugo. Che poi dire "sugo" non mi piace, preferisco pomodoro.
Dopo aver consultato su internet diversi siti su come far scaldare il pomodoro e la pasta, ho aspettato una decina di minuti per far bollire l'acqua. Fin qui tutto bene.

Selene alla scoperta del sugo. 
Lo rovescio in un pentolino, tengo il fuoco basso basso, aggiungo l'olio e il basilico e gli dò una mescolata. Mi allontano per qualche secondo e inizia a friggere.

Selene va in panico.
Scoppia tutto, il condimento è ridotto a tre quintali di olio e una spruzzatina di pomodoro, e il muro che in precedenza era bianco, ormai è ricoperto da simpatiche macchioline rosse. Che, naturalmente, non vanno via.


Selene assaggia la pasta disgustata.
Fa schifo. Manca sale, il pomodoro è andato a farsi friggere, nel vero senso della parola, e, ripeto, la pasta fa schifo. Finishe nel cestino dell'umido.


Selene decide di cambiare, e opta per l'uovo al tegamino.
Fa schifo anche quello.

Basta, la prossima volta prenderò una pizza. Oppure le buonissime lasagne di Giovanni Rana già confezionate da mettere in microonde, che scoppiano anche quelle.
Yep!

Buongiorno, buonasera!

Salve a tutti, belli e brutti!
Evviva, ora ho davvero un blog tutto mio! È tipo uno dei miei sogni di quando ero piccola, ma che non ero mai riuscita a fare. Che emozione, posso dire di essere una blogger, ora! :)

Allora, dovrei presentarmi, o sbaglio? Dai, per una volta atteniamoci alle regole.
Innanzitutto piacere, io sono Selene. Voglio dire, non è il mio vero nome, ma sarà il mio soprannome almeno qui. Ho diciassedici anni, e sono felice.

Panichissimo, non so cosa scrivere.

Frequento il liceo classico, in base a una scelta fatta da piccola guardando quanto era immensa la cultura di mia madre, che ha frequentato la stessa scuola. Cioè, non proprio la mia, ma una più importante. Si vabbè. Dicevamo, amo la mia scuola. Tutto, esclusa la mia classe, nella quale non so perchè mi ci hanno messo. Per il resto, non vorrei separarmici mai. Parto dalle materie, per arrivare alle gite, alle altre classi e ai professori.
Mi piacerebbe sapere 23898 cose come la mia carissima Ermione. Cacchio, conosce praticamente tutta la mitologia greca a memoria! Io posso limitarmi a conoscere la favola di Biancaneve e i sette nani. Tra l'altro quella della Disney, non l'originale.

Mi sto perdendo in un bicchier d'acqua, come al solito.

Torniamo a noi. Scrivo. Scrivo praticamente quando ne ho voglia. A scuola, alla fermata del pullman, in lacrime. Quando mi coglie l'ispirazione. Ho qualche bozza salvata nel cellulare, ancora da ricopiare sulla mia Moleskine, e poi da cancellare subito dopo. Il mio problema è che riesco a scrivere solamente delle mie emozioni; non riesco a fare un racconto con un inizio e una fine, o a scrivere storie. Scrivo principalmente frasi, ultimamente sono riuscita a riempire in una sola volta un'intera pagina, e forse è stato il mio record.

Rido. Sempre.

Posso forse essere ritenuta una delle persone più felici sulla terra. Trovo un minimo segno per essere felice in qualsiasi cosa, anche in una signora che, dopo aver salutato il marito, scende dall'auto per un'abitudinaria giornata di lavoro. Cerco di convincere alcune mie amiche a fare lo stesso e tirarsi su il morale quando sono giù, ma a quanto pare non riescono ad entrare nella mia stessa ottica.

Amo leggere e la fotografia, anche se sono solo all'inizio. (Le foto poste alla fine, inoltre, sono state scattate da me.)
Amo l'estate e sentire la sabbia infiltrata tra le dita dei piedi.
Forse amo anche un po' Occhiblu.

Stavo quasi dimenticando che odio qualsiasi tipo di sport, e che vivo in un minuscolo paesino abitato forse da un topo, un ornitorinco e un armadillo.

Poi, dovevo dire qualcosa ma non ricordo. Cadiamo nel banale: odio la matematica e la mia materia preferita è poesia, che ci viene insegnata da una professoressa forse fin troppo giovane ma fantastica, che possiede un blog ormai conosciuto da tutti noi. Alle sue spalle. Forse però probabilmente mi odia. Dettagli.

Penso basta, per ora. Al massimo ci sarà una seconda parte più avanti, chissà.

Grazie per l'ascolto.
Sel.