venerdì 9 settembre 2011

Goodbye my lover - James Blunt.

Ci si può innamorare di una canzone? A quanto pare sì. L'ho scoperta questa sera, e per quanto io possa rischiare di cadere nel banale, ho deciso di postarla qui. Fa venire le lacrime agli occhi, e il testo è meraviglioso.

http://www.youtube.com/watch?v=wVyggTKDcOE&ob=av3n


“Did I disappoint you or let you down?
Should I be feeling guilty or let the judges frown?
‘Cause I saw the end before we’d begun,
Yes I saw you were blinded and I knew I had won.

So I took what’s mine by eternal right.
Took your soul out into the night.
It may be over but it won’t stop there,
I am here for you if you’d only care.
You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.
I’ve kissed your lips and held your hand.
Shared your dreams and shared your bed.
I know you well, I know your smell.
I’ve been addicted to you.
Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.
I am a dreamer and when i wake,
You can’t break my spirit - it’s my dreams you take.
And as you move on, remember me,
Remember us and all we used to be
I’ve seen you cry, I’ve seen you smile.
I’ve watched you sleeping for a while.
I’d be the father of your child.
I’d spend a lifetime with you.
I know your fears and you know mine.
We’ve had our doubts but now we’re fine,
And I love you, I swear that’s true.
I cannot live without you.
Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.
And I still hold your hand in mine.
In mine when I’m asleep.
And I will bare my soul in time,
When I’m kneeling at your feet.
Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.
I’m so hollow, baby, I’m so hollow.
I’m so, I’m so, I’m so hollow…”

 Traduzione:
“Ti ho deluso o abbandonato?
Dovrei sentirmi in colpa o lasciare che
i giudici mi guardino male?
Perché ho visto la fine prima che iniziassimo
sì, ho visto che tu eri cieca
ed io sapevo di aver vinto
quindi ho preso quel che era mio per diritto divino
ho preso la tua anima durante la notte
potrebbe essere finita ma non finirà lì,
sono qui per te se solo ti importasse
hai toccato il mio cuore, hai toccato la mia anima
hai cambiato la mia vita e tutti i miei obiettivi
e l’amore è cieco e l’ho saputo quando
il mio cuore era accecato da te
ho baciato le tue labbra
e stretto a me la tua testa
ho diviso con te i tuoi sogni e il tuo letto
ti conosco bene, conosco il tuo odore
sono diventato dipendente da te
Addio amore mio, addio amica mia
sei stata l’unica, l’unica per me
Sono un sognatore ma quando mi sveglio
non puoi spezzare il mio spirito
sono i miei sogni che prendi con te
e visto che stai andando via, ricordati di me
ricordati di noi e di quello che eravamo
ti ho vista piangere, ti ho vista sorridere
ti ho guardata per un po’ mentre dormivi
sarei stato il padre dei tuoi figli
avrei passato il resto della vita con te
conosco le tue paure e tu conosci le mie
abbiamo avuto i nostri dubbi
ma adesso stiamo bene, e ti amo
giuro che è vero
non posso vivere senza di te
Addio amore mio, addio amica mia
sei stata l’unica, l’unica per me
Ed io ancora stringo la tua mano nella mia
nella mia, quando mi sono addormentato
e sopporterò la mia anima nel tempo
mentre mi inginocchierò ai tuoi piedi
Addio amore mio, addio amica mia
sei stata l’unica, l’unica per me
Sono così vuoto, tesoro, così vuoto
sono così, così, così vuoto”

Grazie James. 

Ultimo diario di bordo, o almeno credo, di cui però non ricordo il numero.

Come avrete potuto notare, Selene non sa contare, in quanto, subito dopo il "Diario di bordo #03", si è passati al "Diario di bordo #05". Ciò è dato o da una svista, o da una perdita di studio di matematica. Ma sono piccoli dettagli, che però qualcuno ha notato.

http://www.youtube.com/watch?v=fyFwZSOgOGI
Inserisco il link di una canzone adatta a questi ultimi giorni di estate, che mi mette un misto di nostalgia e allegria solo ascoltandola. Una settimana senza nemmeno un buco libero, stra carica di impegni, di uscite con gli amici prima che inizi la scuola, di ultime serate tra una birra e una risata.

Oggi è stata una di quelle giornate memorabili, un po' come l'ultimo giorno di scuola. Ho rivisto le mie amate compagne. Oddio, non tutte. Quelle amate, dopotutto. Alle 11 e mezza, con un quarto d'ora di ritardo, come mio solito, arrivo per ultima al nostro posto di ritrovo. Vengo accolta da un "Pina, ma proprio quella maglietta dovevi metterti?!" della mia Migliore Amica, dopo aver notato che avevamo la stessa maglietta dell'Hard Rock Cafè, differenti se non per il fatto che sulla mia c'è scritto 'London' e sulla sua 'New York'. Qualche risata generale, e mi accorgo che in confronto alle otto che dovevamo essere, siamo solamente in sei, ma stiamo bene lo stesso. Vengo travolta da un abbraccio stritolatore della mia Ermione, ricevo un bacetto pacato dall'Artista, uno forse un po' più imbarazzato dalla Bionda, e per ultima saluto Sole, quella che quest'estate mi è mancata più di tutte, con le sue battute idiote, in quanto ci siamo viste solo una volta.
Ci incamminiamo verso il parco per il nostro pic-nic superorganizzato, sperando nel tempo, che non sembra esserci molto favorevole, ma appena arrivate ci accorgiamo di esserci dimenticate delle nostre fedeli compagne birre. Così, io e la Migliore Amica ci incamminiamo alla ricerca di quattro birre, di cui due Corone, che risultano introvabili se non in un baretto nascosto, e che possono essere paragonate a pipì di gatto.

Mangiamo riscaldate da un sole che si è deciso di uscire, nell'atmosfera piacevole e vellutata dei complimenti per le cose cucinate: un riso in insalata che ha fatto furore, dei rotolini di prosciutto e formaggio che sono andati a ruba, e una frittata con le zucchine, scopertosi poi che era stata fatta dalla mamma di Sole. Dopo esserci imbottite di cibo fino a scoppiare, la Migliore Amica, tira fuori i suoi amati muffin con le gocce di cioccolato e ricoperti di glassa, giusto per darci il colpo di grazia. Infine 850 grammi di cubetti di wafer portati da Ermione, vengono ridotti, probabilmente, a 100.

Uno dei nostri passatempi preferiti è il gioco della verità, a cui, ovviamente, giochiamo anche oggi, e decidiamo di segnarci tutte le domande e conseguenti risposte per riproporle in futuro e vedere i cambiamenti. Dalle sei che eravamo, ci ritroviamo in tre, perchè l'Artista se n'è andata presto, Ermione aveva un appuntamento dal dentista, e la Bionda si è trovata col suo fidanzato. Successivamente, ce ne siamo tornate tutte a casa, precedute da millemila abbracci e le ultime risate di un pomeriggio assieme, tra i "Ci vediamo lunedì!".

Mini pausa a casa della Migliore Amica, e rapida corsa in palestra per la prima prova del corso di Thump Box. Un insegnante figo, un gruppo di soli uomini più noi due ragazze, qualche sana botta, e una rilassante doccia immersa tra le chiacchiere. E si conclude il tutto con un tramonto da togliere il fiato, visto in diretta tra ricordi della giornata passata e nuove previsioni per questo anno scolastico.

Parte uno scontro per la scelta del nome del gruppo: "La torre dei venti" o "Le forze della natura", in quanto siamo otto, ed entrambe le cose sono composte da otto elementi. La votazione si conclude molto probabilmente (siccome non è ancora conclusasi del tutto) con la vittoria de "Le forze della natura", come un uragano femminile in grado di portare scompiglio ovunque. Così mi piace immaginarci. Ognuna di noi avrà un elemento, una forza: io sarò l'Aria, la Migliore Amica l'Acqua, Ermione sarà il Fuoco, l'Artista il Tempo, e i rimanenti verranno scelti dalle altre.

Senza le mie ragazze, probabilmente non riuscirei ad andare avanti. Ognuna di loro riesce a darmi un'emozione diversa, figurati quando sono assieme. Sono quelle che riescono a farmi andare avanti nei giorni di scuola, quelle che mi impediscono di arrendermi.

Vi voglio un bene immenso,
Sel

giovedì 8 settembre 2011

Diario di bordo #05

Doveva essere un diario di sopravvivenza delle vacanze ma si è limitato a cinque post, quindi deduco che sia un po' scarno per essere soprannominato tale.
Allora, partiamo dicendo che sono reduce di un'estate noiosa. Per quanto dalle descrizioni che seguiranno probabilmente non sembrerà, è così, o almeno per la maggior parte del tempo.

Partiamo da una settimana in montagna con l'oratorio come animatrice a bambini delle elementari, con persone veramente squallide. Forse anche solo alcune, ma con cui di certo non voglio più avere a che fare, in grado solo di criticare, alle spalle, e senza pensare prima a loro stessi.
Tre giorni dopo c'è stata la vacanza che ha dato un senso alla mia estate: tornare alla mia amata vecchia Liguria. Stesso paese, stessa spiaggia, stesso mare, compagnia diversa. Non più le ragazze lontane degli anni precedenti, ma nuove persone, non più piccole di me, se non una. O uno, cioè, che poi, tra l'altro, è stato quello che ha reso queste due settimane ancora più indimenticabili. Una famiglia intera di cugini, tutti venuti senza genitori, con cui mi sono ritrovata a condividere i momenti migliori di quest'estate. Uscire tutte le sere, i litri di EstaThè, le nuotate in mare quando ormai era sera, le camminate solitarie al mattino presto sugli scogli, le notti in spiaggia, tornare alle quattro e mezzo del mattino. Tutto quello che gli anni precedenti non potevo fare, anche a causa di persone troppo diverse da me. Partendo con l'idea di fermarmi solo cinque giorni, dopo due settimane non volevo andarmene. La Liguria fa innamorare.
E per concludere, Londra, per di più la mia città preferita, che volevo visitare per la seconda volta ormai da un po' di anni. Meravigliosa non tanto per la città in sè, ma per la gente strana che puoi incontrare. Ricca di storie, di posti da visitare, di leggende da ascoltare, e persone di cui rimanere incantati. Da giovani ragazze con i capelli rosa, ad eleganti signore pronte a bere il thè delle cinque.
E metà Agosto passata in casa a studiare, per il maledetto esame di inglese, superato poi alla grande.
Trovarsi una nuova compagnia di un paese differente, salutare completamente quella vecchia capendo che ormai non c'entra più niente con te.

E dover ammettere che la propria migliore amica non è più quella di una volta, ma quella con cui ormai condividi i momenti migliori. Quella che ti sostiene, che si preoccupa per te, che se ha bisogno di piangere non si tiene tutto dentro ma chiama te. L'amica dell'infanzia, e l'amica del liceo, che forse durerà per sempre.

Non vedo l'ora di ricominciare la scuola. Rivedere tutti i miei amici, passare pomeriggi interi a studiare, imparare nuove cose e criticare gli insegnanti. Quotidianità tanto attesa.

Un bacione, Sel. :)