domenica 29 maggio 2011

Sono viva!

 Ebbene sì, Selene è ancora viva. Anche se anche questa sera è ancora tanto stanca.
Un aggiornamento dopo così tanto tempo e dopo tre avvenimenti importanti, è obbligatorio però. Ordunque, iniziamo con la cosa meno esaltante (anche se lo sono tutte!).

La mitica Blogger ha regalato a ciascuno di noi un libro che le viene in mente pensando ad ognuno di noi. A me ha regalato "Il paradiso degli orchi" di Daniel Pennac, e sinceramente mi ispira un sacchissimo. Non vedo l'ora di leggerlo, anche se ora sto divorando "Miss Alabama e la casa dei sogni" di Fannie Flagg, e mi mancano anche "Il ritratto di Dorian Gray" e "La ragazza con l'orecchino di perla". Sta di fatto che mi sa che appena finisco questo lo inizio subito per secondo, tanto ora mi mancano solo cento pagine. È stradivertente. Comunque, stavo dicendo, che secondo me è la cosa migliore che una prof potesse fare. Non voglio che se ne vada. Dio mio, ogni volta che fa qualcosa per noi mi commuovo e scoppio in lacrime, ha un cuore immenso e ama insegnare, si vede. La seconda cosa è bellissima. Tre giorni fa abbiamo fatto lo spettacolo di fine anno con il laboratorio teatrale. Mamma mia che meraviglia! Ero in fibrillazione, non mi sentivo così da tantissimo tempo. Che cosa fantastica. E la Blogger è venuta apposta per vederci. Che donna, ragazzi, che donna!

Terza e ultima cosa, ma non per importanza (anzi!): ho finalmente avuto il mio bacio con Occhiblu. Che bello che bello che bello! Quanto mi piace. Santissimi numi! Che poi ho preso io l'iniziativa, sennò ad aspettare lui, ciao peppa.

 Selene felicissima vi saluta, e vi la scia con qeusta canzone, vecchia ma pur sempre bellissima.

http://www.youtube.com/watch?v=Uwh3nXQ4KMg

sabato 14 maggio 2011

Ermione.

Ermione, Ermione, Ermione. 
E così, ho deciso di dedicare un po' del mio tempo destinato solo a te. C'è che stavo pensando a quanto sei diventata una delle mie amiche migliori, in forse due anni. Ti ho conosciuta tra i banchi di scuola, il 14 settembre 2009, e, a dir la verità, ora è passato poco più di un anno. Eppure, in così poco tempo (cos'è un anno in contronto ad una vita?) sei riuscita a farti amare così come sei.

Sei unica, davvero. Non conosco nessuno che abbia una così voglia di vivere e che sprizzi allegria da tutti i pori, oltre a te. Sai portarmi il sorriso sulle labbra anche durante una lezione noiosa, con i tuoi mille bigliettini e sondaggi. Sai farmi sentire migliore, dopo qualcosa di negativo, anche solo con qualche parola delle tue.

Sai miliardi di cose, probabilmente tutti i miti e gli eroi greci e latini a memoria, passi notti intere da sveglia a leggere sotto le coperte o a fare i compiti perchè il pomeriggio ti dedichi a tutt'altro. Sei stordita, imbranata e un disastro della natura; ti metti sempre nei guai, e spesso parli troppo. Riveli cose che magari non dovrebbero essere dette, eppure in ogni caso hai sempre una scusa pronta.

Se sposto lo sguardo vedo sempre una spalla su cui posso piangere, e con il tuo aiuto, sono riuscita a superare più difficoltà ed ostacoli di quanto credi. Sei ormai una delle persone più importanti della mia vita, e sono sicura che senza di te, non riuscirei ad andare avanti ormai. E so che magari queste parole possono sembrarti banali o scontate, ma sono sincere, e sai che non sono capace di usarle come fai tu. Anche questo ad esempio: trovi sempre una frase adatta per ogni momento. A casa hai praticamente una biblioteca paragonabile a quella di Alessandria, tua mamma mi odia, e probabilmente non conosce e non si è ancora resa conto della figlia meravigliosa che ha.

Ricordo quando, qualche mese fa, mi ero lasciata con quel povero cristo. Lì il Biondino, non ricordo come lo chiamavi tu. Ero in lacrime. Piangevo, niente riusciva a fermarmi, e lui continuava a rinfacciarmi che era felice, che sono una stronza. Sei corsa in mio aiuto, subito
Mi hai detto così: "e adesso? cosa facciamo? e no, non ho sbagliato persona se me lo permetti voglio aiutarti. principalmente per due ragioni: primo perchè ovviamente sei una delle mie amiche migliori e non posso vederti così (in senso metaforico ovviamente visto che sto fissando un computer...comuuunque) e secondo perchè se una persona come te si spegne non c'è più speranza. sei una persona speciale, proprio nel senso stretto della parola: starordinaria, unica. non ho mai incontrato qualcuno come te, così piena di vita, allegria, massì, anche pazzia. quindi,che facciamo?"
Probabilmente non ricordi nemmeno, eppure quelle frasi mi sono piaciute così tanto che me le sono salvate e ricopiate in World. E ho ancora un documento col tuo nome. 

Tanto per differenziarmi poco da te, posso rubarti una frase che mi hai scritto? "E se le anime gemelle esistono, sono sicura che io e te lo siamo!" Io e te. Pazze, davvero. Voglio dire, chi si metterebbe a fare la danza del sole alle 22 di sera, a piedi nudi in piazza?

Tu mi capisci. Tu mi salti addosso la mattina come io faccio con te. Tu mi mandi messaggi idioti e perversi durante le lezioni, e tu ti preoccupi per me. E tu probabilmente già sai, che io ti voglio un bene immenso, che nemmeno immagini. Scusa per tutte quelle volte in cui ti ho risposto male, ma purtroppo sono così. E grazie di tutto.

Ti lascio con questa meraviglia della natura, e non dire che non ti piace solo perchè è biondo e con gli occhi azzurri. Ah, e sappi che è MIO.
http://www.squarehippies.com/images/actors/skins/mitch_hewer5.jpg

venerdì 13 maggio 2011

Malinconia portami via?

Mancano solamente 23 giorni alla fine della scuola, e ora, non so nemmeno se essere felice o triste. Da una parte arriverà l'estate tanto attesa, dall'altro, però, mi allontanerò dalla mia quotidianità, che alla fine amo tanto.

Non mi sveglierò più la mattina presto, non sarò sul pullman a ripassare Promessi Sposi, non chiederò alla Voce della Sapienza (la ragazza che va meglio a scuola che abbia mai conosciuto) di farmi copiare le frasi di greco, e non saluterò il prof di ginnastica con un sorriso a trentadue denti.

Non andrò in giro all'intervallo a salutare tutti quelli che conosco, non salterò addosso al mio Angelo, non mi farò raccontare dalla mia Riccioli d'Oro cos'ha fatto la sera prima, e non scambierò alcuno sguardo con Occhiblu.

E non ascolterò più le storie della mia fantastica prof di italiano, la blogger, che mi ha fatto amare la poesia. Già questo giovedì mi ha commossa (giuro che mi è scesa una lacrimuccia!), ricordandoci che il 9 giugno le nostre strade dovranno separarsi, e saremo affidati a qualcun altro, che, spero, ci trasmetterà la passione per la poesia e la letteratura come lei ha fatto con me quest'anno.

Non incontreremo più lo sguardo truce della Stella, l'insegnante di latino e greco, che nonostante il nome che le ho affibiato sia davvero carino, lei è tutto il contrario. È un po' ciò che le spegne, le stelle. E per l'appunto, domani abbiamo una verifica di greco su 42 paradigmi. Buono!

Non farò più la faccia carina con la prof di matematica, la Nemica, per farmi mettere la sufficienza in pagella, e non piglierò più per il culo la Stordita, che dovrebbe essere la prof di inglese ma che non lo conosce nemmeno lei; non farò più la corsa per prendere il panino cotoletta e maionese al giovedì e non andrò a letto presto. E probabilmente i libri dell'ultimo giorno di scuola saranno in cartella minimo fino a metà luglio.

Missione zero debiti: quasi completata!


E così, tra una lacrima e un sorriso attendo il 9 giugno.

lunedì 9 maggio 2011

La mia testa è già in vacanza!

Non so cosa dire. Lalalalalalalala.

Ordunque, Occhiblu è tornato dai suoi cinque giorni di Isola d'Elba, però sempre bianco come il latte. Intanto la "vacanza" se l'è fatta, e mentre lui probabilmente era su una barca a vela, io mi trovavo su un banco disperata perchè la professoressa di latino e greco ci ha fissato due nuove verifiche di teoria; più altre due versioni già stabilite. Indi per cui, nelle ultime settimane di scuola in cui la mia testa è già completamente partita, mi ritrovo con sette verifice ancora da fare e la voglia pari allo zero. Perchè i professori non capiscono che a maggio e giugno noi siamo stanchi? Voglio dire, aprite gli occhi, fatevi qualche domanda e mettetevi nei nostri panni! Spargetele piuttosto verso il corso dell'anno, ma non tutte nell'ultimo periodo! Senzo contare poi anche le interrogazioni di recupero e non. Sbatta assurda!
E poi ripeto: io non ragiono già più. Mi sembra di essere già a giugno, e non vedo l'ora di andare al mare. Panico!

Aiuto, ho sonno. Taaaaanto sonno. E questo post fa schifo, ma non ho niente da raccontare.

Domani abbiamo il test Invalsi: ansia! Che poi ci hanno detto che non sarà contato nella media, ma prendere tre non sarebbe comunque una bella cosa. Infatti quello di italiano dovrebbe esere facile, ma la cosa che mi preoccpa principalemente è quello di matematica, materia nella quale ho già qualche problema, e che, dopo aver provato a fare qualche simulazione mi sono resa conto di riuscirne a fare uno su ventiquattro, o forse nemmeno quello. Domani si vedrà.

A scuola, con le mie fedeli compagne, abbiamo organizzato un'iniziativa fantastica, tutto merito di Ermione! Consiste in una "capsula del tempo". Una scatola cioè, in cui ognuna di noi inserirà una busta che conterrà tre  fogli: uno sarà una lettera alla "noi" del futuro, una per il gruppo, e un questionario. Tutte quante verranno richiuse e sigillate il 9 giugno 2011, e non verranno aperte fino all'ultimo giorno di scuola dell'ultimo anno. Che cosa fffiga!

Delusa per questo squallidissimo post, Selene si appropinqua ad addormentarsi, e vi lascia con una canzone che le mette allegria!
http://www.youtube.com/watch?v=u5C-YHSy3Fw

Buonanotte. :)

lunedì 2 maggio 2011

Selene è stanca, capitela!

Stavo riflettendo che generalmente il modo di parlare di una persona e i suoi comportamenti variano a seconda delle persone che gli sono accanto. Stavo pensando a questo perchè mi è appunto capitata una cosa simile. Con Occhiblu. Mi spiego: lui dice sempre una cosa, che poi è una cazzata, ma a furia di parlarci e di passare tempo assieme, io continuo a ripeterla. Niente, era solo un pensiero così.

Ultimamente, cambiando discorso, sono diventata una fan sfegatata di Skins, oltre alla mia passione per Glee. Mi fanno entrambi morire dal ridere.

Siccome mi piace la poesia, ma non so scrivere racconti, mi hanno consigliato di provare a scrivere poesie. Oddio, sembra una cosa bella, ma fin troppo troppissimo complicata. Vedrò.

Pomeriggio, siccome non avevo compiti e nemmeno voglia di portarmi avanti, sono stata un'ora intera in una libreria. Principalmente per comprare il vocabolario di greco, ma sono dettagli. Sono tornata a casa con due nuovi acquisti che sono finiti nella mia libreria : "La ragazza con l'orecchino di perla", di Tracy Chevalier, e "Il ritratto di Dorian Grey", del magnifico Oscar Wilde.

È giunto il momento di farsi cullare da Morfeo, Selene vi augura la buona notte e vi lascia con questa canzone, scoperta oggi.

http://www.youtube.com/watch?v=lXqYw_II6Pc

Yep!

25 Aprile, un po' in ritardo.

Questo ciò che dici Giacomo Papi, il ricevente della lettera.
Due fogli scritti a mano intitolati "Il testamento del nonno partigiano. Libertà nella vita." In alto a destra c'è un timbro rotondo: Anpi. Sezione di Chieri. Me l'ha mandata l'Anpi di Roma. Non c'è data. Non c'è firma. È il 25 aprile.


Ragazzo.
Non voglio che tu sia lo zimbello del mondo
Ti lascio il sole / che mio padre lasciò a me..
Le stelle brilleranno uguali
E uguali ti indurranno le notti a dolce sogno.
Il mare / ti empirà di sogni.
Ti lascio il mio sorriso amareggiato
Fanne scialo ma non tradirmi.
Il mondo è povero oggi..
Si è tanto insanguinato questo mondo
Ed è rimasto povero.
Diventa ricco tu / guadagnando l'amore del mondo,
Ti lascio la mia lotta incompiuta / e
L'arma della pace arroventata.
Non l'appendere al muro / il mondo ne ha bisogno.
Ti lascio il mio cordoglio,
Tanta pena vinta nelle battaglie del mio tempo
E ricorda / quest'ordine ti lascio:
Ricordare / vuol dire non morire.
Non dire mai che sono stato indegno
Che disperazione mi ha trattenuto e
Sono rimasto indietro al di qua della trincea-
Ho gridato / gridato / mille volte NO!
Ma soffiava un gra vento
E pioggia / e grandine / hanno sepolto la mia voce.
Ti lascio la mia storia
Vergata con la mano di una qualche speranza,
a te finirla.

Ti lascio i simulacri degli Eroi con le mani mozzate
Ragazzi che non fecero tempo di assumere
Austera forma d'uomo
Madri vestite a bruno / fanciulle violentate.
Ti lascio la memoria di Belsen e di Auschwitz.
Fa presto a farti grande / nutri bene il tuo gracile cuore
Con la carne della Pace del Mondo / .. ragazzo.
Ragazzo / impara che milioni di fratelli innocenti
Svanirono ad un tratto nelle nevi gelate
In una tomba comune e spregiata..
Già.. si chiamano nemici / i nemici dell'odio.
Ti lascio l'indirizzo della tomba / perchè tu vada a leggere l'epigrafe.
Ti lascio accampamenti con tanti prigionieri
Dicono sempre sì / ma dentro loro mugghia l'imprigionato
No! / dell'uomo libero / - Così è stato il mio tempo.
Gira l'occhio dolce / al nostro crepuscolo amaro.
Il pane si è fatto pietra / l'acqua fango..
La verità / un uccello che non canta.
Non dire che tutto questo non t'interessa:
Un giorno tutto questo potrebbe riproporsi.
È questo che ti lascio / io conquisti il coraggio di essere fiero.
Sforzati di vivere / salta il fosso da solo e fatti libero..
Così è stato il mio tempo / è questo che ti lascio.
Attendo nuove..
A te completare i miei sogni di libertà.

Ditemi se non è poesia.

Cento anni di storia, con la prof di italiano!

Stranamente, queste quattro ore passate a scuola si sono rivelate molto più interessanti del solito. Miracolo!

La giornata è iniziata nel peggiore dei modi, e, dopo aver sentito il mio nome pronunciato dal Talpino (ora infatti il prof di storia e geografia sarà denominato così.) mi sono diretta con libro di storia, sedia e libretto dei voti alla cattedra con altre tre infelici. Passata un'ora intera in mezzo alle risate fino alle lacrime con la Bionda, per il nome assai fuori dal comune dell'imperatore dei carolingi, Pipino il vecchio, sono tornata al mio posto portando con me anche un bel sette. Un po' regalato, lo ammetto.

Seconda ora: cari amici Renzo e Lucia. Diciamo principalmente Lucia, perchè ora Renzo è impegnato altrove. Dopo aver sofferto particolarmente la solitudine a causa della mancanza del mio fedele braccio destro -che poi sarebbe sinistro, perchè io sono alla sua destra, ma fa niente.- Dicevo, dopo aver sofferto di solitudine per l'assenza della mia fedele compagna di chiacchiere durante l'ora dei Promessi Sposi, mi sono resa conto che da sola sto molto più attenta e quella coppia è tornata a starmi simpatica come all'inizio dell'anno. Si vabbò.

Ora successiva: scontro con le mie due acerrime nemiche, nonchè la professoressa di matematica e la sua tanto amata materia. In cui però non sono una cima. Anzi, sono più che altro una rapa. Sta di fatto, che ho capito tutto quello che ha deciso di spiegarci e mi sono guadagnata un sorriso dalla prof. Uno a zero per me.

Intervallo con Occhiblu, che domani parte e va in gita cinque giorni in Isola d'Elba. Ingiustizia.

La giornata scolastica si conclude con un'ora di italiano davvero fantastica. La Blogger, che in questo caso e da questo momento sarà la prof di italiano, ha iniziato la lezione con un "Prima di parlare di Montale, oggi vi racconto una storia!" Ecco, quando fa così, siccome non è la prima volta, diventa forse la mia prof preferita. Sta di fatto che ci ha portato due fotocopie: una era una lettera meravigliosa di un nonno partigiano al nipote, l'altra erano dei temi di un ragazzo di quindici anni, che poi si è scoperto essere il bisnonno del marito di sua sorella (che intrighi!), in cui aveva preso dieci, ma che ora varrebbe un tre. Erano risalenti al 1917, ed erano talmente ricchi di vocaboli e termini così sfarzosi, di patriottismo e affetto nei confronti dei parenti e della patria, che sembravano scritti da un saggista di circa cinquant'anni. Allucinante. Abbiamo dunque attraversato in venti minuti, quasi cento anni interi di storia italiana. Mitico!

Penso che vi abbandono.
Un bacione, Sel.